12 Aprile 2022

Comunicare la sostenibilità: 6 linee guida da tenere in considerazione

La sostenibilità è diventata una parola chiave importante per le imprese negli ultimi anni. Come suggerito qui, se un’impresa vuole raccontare la sostenibilità è fondamentale identificare quali sono le aree di miglioramento e quali sono le strategie che l’impresa mette in piedi per raggiungere determinati risultati con impatti positivi su ESG e performance aziendale.

Visto che la premessa per comunicare la sostenibilità è la veridicità dei dati, che a sua volta si basa sulla possibilità di misurarli secondo standard condivisi, come si può sfruttare il proprio impegno etico valorizzandolo agli occhi degli stakeholder?

Comunicare la sostenibilità 6 linee guida da tenere in considerazione

C’è purtroppo una tendenza ancora prevalente di assimilare la sostenibilità alla tutela dell’ambiente o ad iniziative spot-on: questo tipo di approccio limita la portata innovativa e dirompente di una strategia trasversale alla sostenibilità in termini di revisione dei processi e dei prodotti, fino a diventare un reale vantaggio competitivo.

Comunicazione della sostenibilità in 6 linee guida

Possiamo riassumere le caratteristiche principali di una comunicazione efficace della sostenibilità in sei parole chiave.

  1. Sostanza: comunicare risultati reali

La verità prima di tutto. E la verità di essere sostenibile si basa su risultati e dati. Senza questo tipo di indicatori, qualsiasi prova di comunicazione non è altro che pubblicità ingannevole.

  1. Trasparenza: ammettere i propri limiti e comunicare il miglioramento

Dire le cose come stanno significa non tacere nulla. Non importa se alcune performance di sostenibilità non sono esattamente entusiasmanti. Paradossalmente, ammettere i propri limiti e ritardi dà maggiore credibilità anche ai buoni risultati.

  1. Continuità: sostenibilità come approccio strategico

Non basta un’iniziativa commerciale perché un’azienda possa definirsi sostenibile: occorre un piano di sviluppo che coinvolga l’azienda a tutti i livelli. Allo stesso modo, la comunicazione della sostenibilità deve rispondere a una strategia organica da perseguire nel tempo con coerenza e continuità. Un messaggio isolato, per quanto ben concepito, non vale lo sforzo.

  1. Understatement: meno autoreferenziali, più eleganti

Più il tema è serio, più sono rischiosi gli slogan fini a se stessi. Quando il tema è la sostenibilità, l’autoreferenzialità, i toni forti o un linguaggio pubblicitario marcato non pagano. L’eleganza e il senso delle proporzioni, al contrario, si rivelano sempre un’ottima idea.

  1. Equilibrio: tra tecnicismi ed emozioni

Il segreto di una comunicazione efficace della sostenibilità sta nel giusto equilibrio tra tecnicismo ed emozione, che deve essere opportunamente dosato a seconda del target a cui ci si rivolge. È la sottile arte di raccontare una verità fatta di numeri e dati, rendendola piacevole oltre che interessante.

  1. Coerenza: nei processi, nelle azioni e quindi nella comunicazione

I passi falsi sono dietro l’angolo e possono causare danni di non poco conto. Se organizzate una sfilata-evento per presentare una collezione sostenibile, ad esempio, fate attenzione a “dettagli” come l’uso di carta vergine per gli inviti o il consumo eccessivo di energia.

La creatività gioca un ruolo essenziale nella comunicazione della sostenibilità. Infatti, una comunicazione vincente è quella che, sfruttando il potere dell’immaginazione, delle idee e degli strumenti scelti coerentemente con l’obiettivo da raggiungere, riesce a trasmettere messaggi affidabili, chiari, precisi e coerenti.

La creatività non deve essere usata per urlare o ammaliare, ma per supportare il contenuto rendendolo comprensibile e accattivante a interlocutori molto diversi. La sfida è rendere più semplici (ma non semplicistici) concetti complessi per pubblici generalisti e approfondire gli stessi concetti al massimo livello per pubblici più specializzati.

Un’altra difficoltà è trovare il giusto equilibrio tra l’accuratezza dello storytelling su base scientifica – che ovviamente ha il vantaggio di proteggere l’azienda da accuse di greenwashing – e una narrazione più leggera ma comunque autentica, che possa essere apprezzata anche dai non esperti.

Tutto ciò è possibile affidandosi a professionisti in grado di guidare le imprese verso una strategia di successo e qui entra in gioco K-Change!

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(Articolo liberamente tratto da 4Sustainability)

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