10 Ottobre 2017

Comunicazione aziendale, 3 pilastri ancora belli saldi

Nella comunicazione aziendale ogni giorno salta fuori qualche parola nuova,  una nuova strategia, un nuovo approccio al cliente, un nuovo trucchetto per il social media marketing, un modo innovativo per fare breccia e colpire il tuo target.

Tutto interessante e tutto utile. Ma siccome ogni nuovo elemento si innesta su qualcosa che c’era già, ogni tanto è salutare fare bel respiro e tornare alle basi, rinfrescarsi un po’ la memoria sui fondamentali. Non soltanto per una mera operazione nostalgia, anzi per un motivo molto più pratico: evitare il rischio che le innovazioni non trovino un terreno solido sul quale sostenersi e crescere. Rafforzare le fondamenta è il modo migliore per costruire qualcosa di nuovo, e nulla di tutto quanto sta accadendo e accadrà nel mondo della comunicazione è completamente estraneo a quello che è avvenuto finora.

Perciò oggi parliamo un po’ di Brand, di Publishing e di Eventi.

Il Brand, chiamiamo le cose con il loro nome.

Appunto: il brand non è il nome di un prodotto o di un’azienda, non è né il suo marchio né il suo logo, e non è neanche semplicemente la marca.

O meglio, è la marca solo se la intendi come tutto ciò che questa parola si porta dietro in termini di valori, di storie, di emozioni, di percezione da parte dei consumatori.

Come dice Seth Godin, “le persone non comprano prodotti e servizi, ma relazioni, storie e magia”. Il marchio e il logo vivono nello spazio di un’insegna, di una brochure o di una carta intestata. Il brand invece vive nella mente delle persone. È con il brand che il consumatore ha una relazione speciale, non con una fabbrica o una sede aziendale, e nemmeno con il prodotto in sé, ma con ciò che quel prodotto rappresenta. Per questo gran parte della comunicazione aziendale si concentra nel veicolare i valori dell’impresa fino a consolidarli in un brand di successo. Un brand amato e, soprattutto, un brand che ama il suo targetIl logo, il marchio e tutta l’immagine coordinata che ne deriva, non sono altro che la sintesi visiva di tutti questi valori. Quindi, ogni attività di marketing e comunicazione deve avvenire nel massimo rispetto dell’identità di brand.

Non è una cosa scontata, soprattutto per aziende grandi e strutturate, con molte filiali, magari sparse in diversi paesi del mondo.

Assicurare l’uniformità dell’immagine coordinata tra le varie realtà di una stessa azienda diventa cruciale. Ed è uno degli impegni più importanti (anche più avvincenti) che un’agenzia di comunicazione deve saper affrontare.

K-Change, grazie alla piattaforma proprietaria K-PROFILE, permette di gestire correttamente la brand identity in modo coordinato tra sedi centrali e filiali.

 

Carta o digitale, è sempre publishing

Parole e immagini sono alla base di ogni forma di comunicazione. E la forma più semplice è quella che vede parole e immagini messe in ordine dentro una pagina.

Detta così può sembrare banale, ma per quanto semplice e breve possa essere, una pubblicazione ha bisogno di grandi cure e attenzioni.

Tra il documento word e il file esecutivo di stampa si inseriscono molti passaggi, dall’art direction al progetto grafico, dall’impaginazione all’editing e alla correzione di bozze, sotto l’occhio vigile dell’account che coordina, si relazione col cliente e, quando serve, con la tipografia. Insomma, non è mai una passeggiata.

Sappiamo cosa stai pensando: nellera digitale ancora impazzite con le pubblicazioni?
Certo che sì, per almeno due motivi:

  • primo, perché gran parte dei contenuti sul web è costituita da documenti regolarmente impaginati, editati e corretti (non sempre, purtroppo) come ogni altra pubblicazione.
    Il fatto che siano in formato digitale non dovrebbe essere una scusa per far circolare prodotti editoriali e promozionali di scarsa qualità;
  • secondo, perché ad oggi la carta occupa ancora una parte rilevante della comunicazione aziendale, seppure in modi diversi e in rapida evoluzione.

Da un lato, la classica brochure finisce sempre meno tra le rotative della tipografia e sempre più spesso nella sezione download di un sito; dall’altro, ci sono tipologie di stampati che reggono molto bene all’urto di internet, vedi le pubblicazioni aziendali o artistiche di pregio (qui trovi un paio di esempi) o un’infinita varietà di cartotecniche che rendono sempre più interessanti e originali i materiali di comunicazione cartacei.

Insomma, nell’era di internet le pubblicazioni hanno un ruolo di tutto riguardo nella comunicazione aziendale.

K-Change, con la sua piattaforma proprietaria K-CLIENT, è in grado di gestire e condividere con il cliente tutti i flussi di lavoro di qualunque pubblicazione aziendale.

 

Eventi, nella comunicazione aziendale l’esperienza paga sempre

Il grande vantaggio di un evento è che concentra  molti rappresentanti del tuo target (e spesso proprio i più motivati e coinvolti nei confronti del tuo brand) tutti insieme in un unico posto.

Hai delle persone in carne e ossa alle quali far vivere un’esperienza reale.
Le persone occupano spazio e quindi un evento è di per sé una comunicazione esclusiva.

La scelta della location e quella delle persone da invitare si influenzano a vicenda. Trovare la combinazione più idonea è la base per la riuscita dell’evento.

Visto che hai a disposizione solo un numero limitato di inviti (magari alto, ma comunque non infinito), devi utilizzarli in modo intelligente, e per farlo ti serve un database dettagliato e sempre aggiornato dei tuoi target di riferimento.

Poi devi tenerti in contatto costante con i tuoi invitati fino alla data dell’evento, con un’attività di recall e remind, sia per far percepire il tuo reale interesse alla loro presenza, sia per essere sempre aggiornato su quanti e quali saranno i partecipanti.

Un evento ben riuscito ti darà un grande ritorno d’immagine, ma basta un solo passo falso (tempi morti, catering scadente, musica sbagliata, intrattenimento fiacco…) per trasformare una grande opportunità in un pericoloso flop, che verrà immancabilmente amplificato da post e tweet di ospiti delusi.

Se hai fatto tutto a regola d’arte, i partecipanti conserveranno un’immagine positiva di te e del tuo brand, e il successo dell’evento raggiungerà anche il resto del tuo target grazie ai social network e magari dai media tradizionali.

Occhio però, che il post-evento è altrettanto importante: devi mantenere il contatto con ogni partecipante, per non perdere il vantaggio di aver stretto un rapporto. Ricorda, le relazioni così create sono uno dei valori più importanti per il tuo business.

K-Change, grazie alla sua piattaforma K-PLANNER, permette di gestire nel dettaglio ogni fase dell’organizzazione di un evento aziendale.

Allora… buona comunicazione!
E se ti serve qualche informazione in più, siamo qui.

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